Esercizi di stile

Esterno notte. Porticato, un tavolo due sedie. Una donna di circa 40 anni, abbastanza alta, magra, lunghi capelli castani con sfumature bionde legati in maniera abbastanza confusionaria, occhi marrone scuro, niente trucco. Due piccoli punti luce di diamanti ai lobi delle orecchie, un minuscolo piercing alla narice destra.
Indossa solo una grande maglia nera con il logo di una band metal, palesemente troppo grande per lei, che le arriva poco sotto il sedere. Scalza.
Ha l’aria stanca, ma soddisfatta, sembra che abbia appena fatto l’amore. Appoggia sul tavolo un bicchiere contente un liquido ambrato e del ghiaccio. Nell’altra mano ha una sigaretta, sembra fatta a mano. Prende un accendino infilato in un vaso di fiori e accende la sigaretta, poi mette la sedia al limitare del portico, prende il bicchiere e si siede. La campagna è silenziosa, nemmeno gli insetti si fanno sentire. Dà qualche tiro alla sigaretta, poi beve un sorso. Sta fissando il vuoto. In lontananza sta arrivando un temporale, ma è lontano e i fulmini illuminano le nuvole dall’interno, generando dei curiosi effetti di luce. La casa è in collina, isolata, anche se circondata da altre a formare una borgata. Due piccoli meticci di volpino dormono accucciati in due ceste di plastica sotto il portico, ma è un sonno finto. Sono all’erta, si vede bene da come le piccole orecchie si muovono a scatti per seguire ogni minimo rumore. Lei beve a piccoli sorsi e fuma.
In molti daremmo un centesimo per i suoi pensieri.
Ma non sono semplici, i pensieri di quella donna. E’ stanca, la settimana lavorativa è stata faticosa e le mancano da morire i suoi due cuccioli, che sono al mare, anche se questo significa aver più tempo a disposizione per lei e suo marito.
No, non sono pensieri semplici, quelli che frullano in quella testa, là sotto ai lunghi capelli castani. Ci sono dei pensieri comuni, preoccupazioni di lavoro, gestione della vita familiare. Ci sono pensieri di sesso, perché quella donna ha un rapporto un po’particolare con il sesso, molto intenso e molto forte, da quando aveva 17 anni. Ci sono pensieri legati all’attualità, alla vita politica, perché quella donna pensa e pensa tanto a quello che sta succedendo nel suo povero paese, guidato da un governo che lei non può soffrire, perché lei viene da una cultura della solidarietà, del supporto reciproco, dai valori di uguaglianza, libertà, rispetto e ogni giorno vede che quegli stessi valori sono sempre meno condivisi dalle persone che la circondano e da coloro che stanno al governo. Qualche pensiero c’è anche per le amicizie, quelle vere (ma so che lei preferirebbe definirle “fisiche”) e quelle virtuali, che saranno virtuali finché vuoi, ma se le vivi intensamente occupano spazio come le altre. Ogni sera, d’estate, da molti anni ormai, lei si mette qua con un bicchiere di Jack Daniel’s e una o più sigarette e lascia fluire i suoi pensieri in quella che lei chiama la sua “testolina matta”, perché i pensieri quando sono disordinati le fanno male e le fanno fare dei brutti pensieri e delle brutte cose. Lasciandoli andare spesso si rimettono in ordine e allora non fanno più male e si può vivere come se essi non ci fossero. La sigaretta è finita e lei la spegne sul pavimento e poi la lancia un un cestino poco distante dai suoi piedi. Beve l’ultima sorsata e poi sia alza dalla sedia e lentamente rientra in casa.
Anche stanotte sarà difficile dormire, perché Chiara, questo è il nome di quella donna, ogni notte litiga con i suoi mostri e non sempre li riesce a sconfiggere.

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