Demoni

Oggi è uno di quei giorni… quelli in cui i miei mostri risalgono dal mio personalissimo inferno e cercano di afferrarmi e trascinarmi con loro… Ogni tanto succede, ultimamente un po’ troppo spesso. Arrivano, all’improvviso, quando meno me lo aspetto, richiamati da una fotografia, una canzone,  un discorso… Escono dal buio del baratro profondo e nero ove dimorano e cercano di afferrarmi e portarmi con loro. Sono i miei demoni personali, stanno con me dall’adolescenza e anche se negli anni ho imparato a convivere con loro e a gestire la loro esistenza a volte riescono a liberarsi. Improvvisamente mi trovo a dovermi confrontare con loro, quando meno me lo aspetto. Solo che certi giorni proprio non sono preparata. Certi giorni lascio a casa la spada e l’armatura e mi ritrovo a combattere in pigiama e ciabatte. E allora diventa difficile. Diventa difficile fare qualsiasi cosa con l’angoscia che ti stringe il cuore, con i pensieri cattivi che ti si attaccano alle caviglie. Ma devi farlo. C’è qualcuno o qualcosa che lo pretende. C’è il meraviglioso uomo che hai sposato, ci sono i tuoi cuccioli. Da qualche tempo ci sono delle bellissime amiche con cui hai una conoscenza che qualcuno definisce “virtuale”, ma forse proprio per questo è molto più vera di tante conoscenze fisiche. Loro, tutti loro, hanno bisogno della Chiara che conoscono, quella tosta, cazzuta, ironica e pungente, quella che ha sempre un pensiero e un abbraccio per tutti. Ma oggi qua c’è un’altra Chiara, che sta rannicchiata in un angolino, in pigiama e ciabatte, con le braccia attorno alle gambe, piccola e impaurita. Ma nessuno la vede. So che dovrei alzarmi, cercare la spada e l’armatura e combattere, ma oggi non ci riesco. Oggi i mostri hanno vinto e mi hanno trascinato con loro, nelle profondità del baratro. dalle quali sono uscita con le sembianze di un angelo nero e cattivo. Arriverà la sera e con essa i pensieri si sposteranno sulle cose da fare sugli impegni quotidiani e l’angelo nero si nasconderà dietro l’aspetto della mamma e della moglie, ma non se ne sarà andato, sarà sempre lì. Aspetta la notte per tornare ad impossessarsi di me e tormentarmi di nuovo. Forse solo il sorgere del nuovo sole, domani mattina, rimanderà i mostri nel loro abisso e l’angelo nero lascerà spazio a Chiara, almeno fino alla prossima volta in cui mi troveranno disarmata, in pigiama e ciabatte, in un angolino, piccola e impaurita, oppure, forse, splendente nella mia armatura lucente e con in mano la spada e stavolta sarò io a vincere la battaglia, in questa guerra che si protrae da oltre vent’anni.

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